Canebianco

LA CANTINA in gergo musicale è il luogo dove nascono e sperimentano giovani musicisti e iniziano il loro percorso musicale. Per i fondatori del progetto CANEBIANCO è il luogo dove alla fine degli anni ’80 nelle Marche, a pochi chilometri da Urbino è iniziata una storia legata alla produzione di vino e alla nascita di una grande amicizia sfociata poi in un lungo percorso musicale. E’ stata la naturale conseguenza di un periodo passato a produrre Sangiovese dove tra fumi dell’alcool e discussioni appassionate nascevano i primi brani. Era il 1990 quando con la collaborazione di Paul Chain in veste di produttore, Max Casoli, Daniele Fertili e Massimo Guerra danno vita ai Drunkers insieme a Simone Cossignani e Ramon Fabbrizioli, una formazione classic rock ma fortemente condizionata da sonorità hard rock psichedeliche. In quel periodo registrano un cd (Il tempio del sole) con Day Records di Paul Chain e l’etichetta Freakout (distribuzione Flyng Records). Il disco vende e riscuote molti giudizi positivi nelle recensioni di riviste importanti come Rumore e Rockerilla tanto è vero che la band finisce negli studi di RAI STEREO 2 con Pierluigi Diaco, all’epoca conduttore di un programma pomeridiano di musica rock italiana. Dopo una serie di live in giro per l’Italia il progetto grazie all’ingresso di Lux Casagrande (batterista di Paul Chain) e della vocalist Alessandra Giuliani inizia ad evolversi verso sonorità più vicine alla world music. La passione dell’autore dei brani Max verso la cultura dei nativi americani dà inizio a una nuova avventura chiamata InCerimonia, e la musica diventa colonna sonora di un impegno civile e sociale rivolto alle problematiche di quella cultura primordiale vittima del disastroso sistema occidentale. Gli InCerimonia sperimentano nuovi orizzonti e suonano in luoghi poco esplorati dalla musica rock come convegni e festival culturali, e iniziano a collaborare con nativi americani come Lance Henson, scrittore poeta Cheyenne e associazioni pro native americane dove insieme abbracciano la causa di Leonard Peltier, attivista Lakota in carcere dal 1973 per motivi politici. Dopo aver vinto concorsi musicali e spalleggiato band come Skiantos e Bandabardò il progetto muta ancora e si trasforma in CANEBIANCO, e la musica assume sembianze folk. Grazie alla collaborazione con Enrico Capuano (cantautore romano) nel 2006, registrano “Compagni di Viaggio” (Blond Records), 5 tracce che nel 2013 preparano la strada a “INTIGNATO” con la CPSR di Milano.11 tracce registrate nello studio della band da Daniele Fertili e masterizzate da Filippo Litti nell’inverno 2012/2013.
Il titolo del CD prende spunto da una malattia che colpisce i cani grazie alla Tignola, un parassita che si ciba del tessuto epidermico dell’animale fino renderlo pazzo e aggressivo.
Ovviamente il dualismo riguarda da vicino la situazione umana attuale, dove il parassita è la burocrazia e il sistema economico occidentale complice di una politica condizionata dai poteri forti che rendono l’animale uomo vittima inconsapevole di se stesso.
Nell’immaginario dell’autore dei brani l’animale che succederà all’uomo sarà appunto il cane, antenato del lupo e custode dei segreti primordiali di una sopravvivenza organizzata in branco e allo stesso tempo animale più vicino all’uomo.

INTIGNATO è un percorso che attraversa questi ultimi anni di depressione economica e sociale, una presa di posizione da parte di chi non rinuncia ad una visione umana solidale e in armonia con la madre di tutti gli esseri…. LA TERRA.

L’Italia dei bar, dei luoghi comuni, della politica sedotta da un regime in mano a un’informazione basata sulla menzogna dai risvolti mafiosi. Ma anche l‘Italia che sogna, che crede e spera in un futuro migliore e che immagina una nuova organizzazione dell’umanità dal basso.
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11 brani indifferenti alla logica delle tendenze musicali, un linguaggio semplice, una dialettica contemporanea e minimale comprensibile a tutti, sopratutto rivolta ai giovani, agli sfiduciati, ai potenziali artefici di una nuova generazione di animali intelligenti.

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INFLUENZE MUSICALI
L’attuale formazione dei Canebianco formata da Max Casoli (voce / chit.), Daniele Fertili (Chit. / voce), Francesco Arduini (basso) e Luigi Tagliabracci (batteria e voce) è influenzata (se così si può dire) dalla visione musicale degli anni 70 dove la musica era considerata la colonna sonora dell’universo di protesta giovanile, dove il suono e le liriche avevano lo scopo e l’intenzione di stimolare e sconvolgere allo stesso tempo le coscienze ai fini di rompere con la logica di potere legata al passato.
Quindi, dai Beatles ai Rolling Stones passando per i Doors a Neil Young fino ai Led Zeppelin e i Pink Floyd.
Ma anche il Punk al di là del genere e del sound è una logica apprezzata, soprattutto per quello che riguarda il solco culturale tracciato da band come Sex Pistols e Clash.
L’Interesse musicale nazionale invece è più contemporaneo e riguarda formazioni come Bandabardò, Caparezza e Teatro degli Orrori, anche se nella proposta dei Canebianco si fa fatica a scorgere un legame con questi artisti.
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SONORITA’
Dopo anni trascorsi alla ricerca di sonorità legate ai diversi progetti musicali e culturali come quello DRUNKERS e INCERIMONIA dove si è passati dalle dimensioni tribali di percussioni e sinth, flauti e chitarre dal sound sperimentale, ora con i Canebianco si è voluto fare una sorta di reset, e ricercare attraverso la semplicità più estrema i contenuti di un progetto che voleva risultare più autentico e minimale possibile fino a sfiorare la tradizionale logica del blues con la classica formazione basso,chitarra e batteria in un cantato elementare e poco articolato. Tutto deve sembrare diverso dall’attuale logica delle complicazioni, perché l’autenticità e nella semplicità del comunicare.
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LIVE E REGISTRAZIONI
I live sono molto importanti, tanto è vero che i 4 suonano ovunque ci sia la possibilità di farlo.
Ma le registrazioni sono per la formazione di amici un modo per trovare complicità nel creare e mettersi in discussione.
Non hanno una sala prove ma una casa, uno studio, un centro ricreativo dove la musica è l’elemento naturale che serve loro per credere, sperare e lanciare nuove idee molto spesso alternative nei contenuti ma semplici e condivisibili nella logica.
Quindi i brani nascono da discussioni che poi diventano canzoni da essere successivamente registrate.
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RIFLESSIONI E CONSIDERAZIONI
Il discorso legato a l’immagine è importante quanto rappresentativo e si riduce alla personalità di ogni elemento. Nulla deve essere forzato o imposto da mode o tendenze, perché l’autenticità è anche nel modo di essere e di vestire.
Comunque gli anni 70 hanno lasciato il segno e si vede!!
Ora come ora la scelta artistica indipendente è quella di rimanere fedeli all’autoproduzione con lo scopo di seguire il percorso fino alla fine avvalendosi di collaborazioni fidate come amici e artisti con i quali si condividono punti di vista e valori.
Il panorama nazionale è stravolto e inquinato da tutto ciò che è finzione e se si dovesse paragonare questo periodo storico musicale lo definiremmo ROCK FICTION.
Tutti vogliono sembrare tutti e questo lo si ved anche nei negozi di strumenti dove la vendita di apparecchiature si incrementa e rispecchia ogni volta la band di successo del momento, e il fenomeno delle tribute band trova successo ai danni di artisti che provano a proporre la loro musica e le loro idee.
ALTERNATIVI , PERCHE’?
La logica dei concorsi non è gradita ma ci attraggono i festival, e ci opponiamo fortemente a tutto ciò che è talent show in quanto lo riteniamo responsabile del condizionamento artistico e creativo dei giovani rispetto al mondo della musica rock.
Il rock viene dal blues, ed entrambi appartengono ad una generazione di persone che attraverso la musica volevano cambiare la loro situazione, quindi il loro futuro. Non ci interessa mostrare virtuosismo tecnico o capacità interpretative particolari ma tutto ciò che è autentico e rivoluzionario, e con molta umiltà pensiamo che la semplicità come l’onestà intellettuale siano caratteristiche innovative in quanto rare e poco utilizzate in questo periodo di rock fiction.
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I nostri fan sono persone che hanno compreso il significato di musica rock, persone che conoscono il percorso della musica rock e grazie a questo capaci di capire il contenuto del progetto Canebianco.
Coscienti del fatto che la complessità fa parte di tutto ciò che forma e comprende la nostra società siamo anche consapevoli che il mercato musicale non facile da gestire proprio grazie questo offra diverse possibilità a tutti grazie soprattutto alle tante realtà underground e indie.
E se il futuro lo vediamo dal nostro punto di vista una zona temporale inqualificabile, la nostra speranza è quella di continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto sperando di farlo ancora per molto tempo in amicizia e nel nome dell’autenticità.
Max

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